Recensione brutta di Tolo Tolo
Benvenuti ad una brutta recensione di un film, scritta da uno che non sa farle
Il trailer non trailer
Il 1 gennaio 2020 è uscito il nuovo film di Luca Medici, in arte Checco Zalone: Tolo Tolo. Sì, faccio il figo facendo finta di sapere che si chiama Luca. In realtà lo so da poco e sto ancora cercando di capacitarmene. Per me resta Checco, cioè, ha la faccia da Checco… Non da Luca, giusto? Beh riprendiamo la recensione di Tolo Tolo. Il film è stato annunciato in modo singolare, con nessuna scena del film ma anzi con una canzone: Immigrato.
In un paese laico, democratico, onesto, serio, per niente permaloso e ipocrita come l’Italia, un video “scherzoso” sugli immigrati (in un periodo in cui questo argomento non viene proprio menzionato) può aver dato inizio a polemiche? Macchè dai, figuriamoci.
Vabbè, ironia a parte, la canzone ha fatto molto discutere e ovviamente era ciò che Checco voleva. “Bene o male, l’importante è che se ne parli“. Una canzone che dava indizi su quello che sarebbe potuto essere il tema del film e che ha notevolmente aumentato l’hype dei fans di Checco.
Tolo Tolo non fa ridere?
Il film ha suscitato molta curiosità in me e, una volta uscito, ho cercato le prime impressioni. Molte concordavano su una cosa: non faceva ridere. È stato un colpo fortissimo al cuore. Leggere molte, tante, troppe opinioni abbastanza negative sul film. Vedere recensioni di Tolo Tolo che confermavano i miei dubbi. Ma un attimo, andiamo per gradi.
Gli ultimi film di Checco “Sole a catinelle” e “Quo Vado” mi hanno fatto piegare, contorcere, sbudellare, sbellica..Ok si è capito, mi sono piaciuti molto. Quando guardo questi film rido dal primo all’ultimo minuto, scena dopo scena, battuta dopo battuta. Un qualcosa di fantastico. Proprio per questo avevo tantissima voglia di vedere un nuovo film di Checco Zalone. Volevo scoprire che cos’altro si era inventato il “Checcone nazionale”, volevo di nuovo ridere e staccare il cervello da tutto. Finalmente, dopo anni.
Non mi faccio abbindolare dai commenti su Facebook, ma, quando a dirti che il film è “una delusione” è la tua stessa migliore amica (che adora tanto quanto me i film di Checco), allora due domande me le sono fatte. Risultato? Beh, sì, fa un po’ cagare.
Fermi, aspettate, so che tra voi c’è chi mi sta insultando e sta dicendo “Gne gne gne non capisci gne gne gne, il messaggio del film gne gne, l’Africa soffre gne gne”. È una mia opinione. Il mio pensiero si riferisce solo al fattore “risata” e a tutte le scelte di trama e di regia del film. Non mi riferisco al tema trattato ed alla grave situazione in Paesi come l’Africa. Ma solo del film, unicamente, esclusivamente ed inevitabilmente del film in quanto, appunto, FILM!!
La trama del film
Checco tenta invano di aprire un Sushi in Puglia, fallito il tentativo e pieno di debiti scappa in Africa. Qui inizia a lavorare come cameriere insieme ad un suo nuovo amico di colore. La vita nei villaggi non è rosa e fiori e presto si ritrova in mezzo a guerriglie, a vagare nel deserto e lottare contro la prigionia, fame e povertà. Per cercare di risollevare le sue sorti decide di tornare in Europa (ma non in Italia dove la famiglia ormai lo odia per essere stata lasciata piena di debiti da lui ).
Questo “viaggio” non è nulla di semplice, anzi. I costi elevati, le situazioni di precarietà , l’assenza di cibo, abbandonati da tutto e tutti. Checco incontra molte difficoltà nel tentare di fuggire dall’Africa insieme a tantissimi altri profughi. Nonostante il naufragio del barcone dove si trovava insieme agli altri immigrati, riesce a sopravvivere, ma, purtroppo per lui, deve tornare nella sua “odiata” Italia.
La mia parodia su Tolo Tolo
Il film ha diviso i fans. Proprio in base a questo, ho creato la mia parodia cartone ” TOLO TOLO non fa ridere?“. Sotomaior sempre sul pezzo, yes baby!
Il film divide i fans
Due individui, in una sala da cinema stranamente silenziosa e annoiata dal film, commentano ciò che stanno guardando. L’individuo con la maglia azzurra è deluso perchè il film non lo fa ridere, sottolineando che, se va a vedere un film di “Checco Zalone”, si aspetta solo di ridere e basta. L’amico invece, con la sua aria da finto intelletuale, si improvvisa esperto di cinema e pone l’accento sul vero messaggio del film.
Ok, oddio, ho capito che in Africa ci sono problemi, come è vero che qui in Italia stiamo esagerando sul tema immigrati. Come è vero che in molti se ne stanno altamente “sbattendo le balle” di tutto ciò che non è di loro interesse.
I politici fanno sempre ridere
Nel video viene messo in evidenza quanto Tolo Tolo non faccia per molti ridere. Infatti, è solo dopo l’apparizione dei nostri “belli e simpatici” politici che la situazione cambia e il pubblico inizia finalmente a ridere di gusto. Una parodia su tutte le polemiche, soprattutto politiche, intorno al film e al tema immigrati. Come fa Checco nel film, dove, con la sua ironia, ridicolizza l’italiano medio e il suo modo di pensare, la politica italiana, il governo e le tasse elevate. Il tema politica è ricorrente, proprio perchè, semplicemente, fa ridere.
Il pubblico non riesce a ridere di un film? Bene, lo può fare direttamente con i veri destinatari di tutte le frecciatine di Zalone, i politici (e anche il modo di pensare di tanti italiani stessi).
Il mio parere finale sul film
In ogni caso, per quanto apprezzi il tipo di ironia e sarcasmo utilizzato per evidenziare alcune problematiche qui in Italia, a me il film non piace (ok si è capito, basta ti fa cacare, non devi sempre ripeterlo!). Quindi la mia recensione di Tolo Tolo non può che essere poco positiva.
Diverse situazioni nel film vengono trattate in modo molto superficiale, senza approfondirle. Molti elementi mi portano a “dar ragione” alla parte dei fans a cui il film non è piaciuto. La trama, le cose che succedono, il modo di fare, le battute, le canzoni, il finale… Mi convincono poco e confermano il mio parere iniziale.
Non è che il film non faccia ridere, ci sono alcune scene divertenti, il fatto è che sono poche. Sembra un film normale, non il solito film di Checco che ti fa piegare dall’inizio alla fine.
Tutti i film di Zalone nascondono messaggi e frecciatine al nostro governo, al pensiero dell’italiano medio. Magari Checco voleva fare un “film per insegnare” e mandare messaggi importanti.
No. Secondo me voleva semplicemente far qualcosa di leggermente diverso e osare di più, prendendo in mano le redini del suo film da regista. Non riuscendoci proprio bene. Anzi, facendolo malamente (sempre parere mio). Ma vabbè, i suoi 41 e passa milioni di euro di incasso (meno del record di Quo Vado comunque) non sono di certo numeri da “flop”.
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